EDUGREEN all’U. Sacco – Facendo s’impara!

Data: 28/05/2023

Una cultura non può sopravvivere a lungo senza una base
agricola sostenibile e un’etica dell’uso della terra
Bill Morrison

L’avvio delle attività legate al PON Edugreen è stato entusiasmante specialmente per le classi prime del nostro istituto. Hanno infatti iniziato il progetto dell’orto sia all’interno dei locali scolastici con Hortomio plus, sia all’esterno con i cassoni dell'Orto perfetto biodiverso.
I bambini sono stati coinvolti fin dalla prima fase di germinazione delle piantine. Sono stati seminati i semi forniti nei kit nella serra di coltivazione di Hortomio plus e nel normale terriccio.

HORTOMIO PLUS

Sistema idroponico per la coltivazione “fuori suolo”.

I semi sono stati inseriti in spugne cubiche con un taglio nel centro e successivamente posiziona te nell’apposita canalina della struttura, il semenzaio. 

Per mantenere adeguatamente umide le spugne, la vasca di Horto mio Plus è stata riempita con 15 l di acqua, tenuti sotto controllo dal galleggiante. Insieme ai semi sono state piantate anche alcune piantine di fragole già con la radice e le prime foglie.
Dopo la fase di innesto, tutto è stato monitorato sia con i circuiti Arduino, sia con l’osservazione diretta giorno dopo giorno.

Una volta germogliate, le nuove piantine sono state trasferite, insieme con il cubo di spugna a cui si sono radicate, all’interno dei siti di coltivazione. Nella serra di coltivazione le piantine hanno continuato a crescere grazie alla pompa che garantisce il riciclo dell’acqua (15 l iniziali) e la luce delle lampade LED che sostituiscono la luce solare. Dopo il trasferimento sono stati aggiunti all’acqua i nutrienti secondo le dosi indicate. Alla fine del percorso è stata raccolta  la prima insalata.

ORTO PERFETTO BIODIVERSO

Parallelamente alla coltivazione idroponica i bambini sono stati coinvolti anche in quella a terra nei cassoni esterni. Sono stati fatti germinare alcuni semi forniti nei kit negli appositi semenzai riempiti di terra. Una volta germinate, le piantine sono state trasferite nei cassoni. Oltre a queste sono state piantate anche erbe aromatiche e fragole. Dato che solo in un secondo momento è stata creata la struttura idrica a goccia temporizzata, per un po’ di tempo bambini a turno si sono occupati di irrigare gli orti manualmente.

A conclusione di questa fase del percorso, i bambini sono stati invitati a riflettere sulle diversità che ci sono fra le coltivazioni in suolo e quelle ‘fuori suolo’. Sono emerse considerazioni importanti che mettono in evidenza come la tecnica idroponica consenta un uso responsabile delle risorse idriche, favorendo il riciclo e il risparmio. Soprattutto in questo momento storico in cui la siccità e la desertificazione rappresentano un reale pericolo per il nostro pianeta, la comunità scientifica vede in questo metodo di coltivazione una delle soluzioni percorribili.

 

Coltivare un orto a scuola è coltivare prima di tutto dei saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale che i bambini non sempre hanno modo di sperimentare. L’orto permette di “imparare facendo”, di sviluppare la manualità e il rapporto reale e pratico con gli elementi naturali e ambientali, di sviluppare il concetto del “prendersi cura di”, di imparare ad aspettare, di cogliere il concetto di diversità, di lavorare in gruppo e permette agganci reali con l’educazione alimentare e il cibo.
Coltivare a scuola è un modo per imparare a conoscere il proprio territorio, il funzionamento di una comunità, l'importanza dei beni comuni e dei saperi altrui.  L’orto a scuola è uno strumento importantissimo di educazione ecologica che permette di conoscere  tecniche innovative di coltivazione che aiutino a valorizzare l’importanza di un uso etico e sostenibile della terra.